Quando un brand inizia a raccogliere consensi e affermarsi, è logico che cominci a valutare nuovi modi per crescere.
Per LIU JO Living, linea d’arredamento della ben nota azienda del settore fashion, la spinta è arrivata dalla consapevolezza di essere un vero e proprio brand, con uno stile e una value proposition unici.
Questa consapevolezza ha generato il bisogno di posizionare il marchio nella mente del consumatore finale, creando interesse e spingendo le persone a cercare il brand. Per LIU JO Living questo rappresentava un vero e proprio passo fuori dalla zona di comfort del rapporto esclusivo con il rivenditore.
OPPORTUNITÀ E RISCHI DI UN NUOVO POSIZIONAMENTO
Arrivare direttamente al consumatore finale avrebbe aperto la strada a nuove opportunità sia a breve sia a lungo termine. Il primo vantaggio avrebbe riguardato la crescita delle vendite grazie all’aumento della richiesta da parte del consumatore, sia direttamente sia presso i retailer.
Inoltre un brand con un posizionamento più forte avrebbe posto le basi per l’apertura di store di marca e temporary sia in Italia che all’estero.
Il principale ostacolo era il contesto competitivo, costellato di realtà ben posizionate, con una forte storicità e di grandi dimensioni. A cui si univa il rapporto delicato con i retailer, tradizionalmente abituati a favorire i marchi con condizioni di vendita più convenienti.
Per minimizzare i rischi del cambio di posizionamento e ottenere più rapidamente possibile i risultati sperati, il brand aveva bisogno di un progetto strategico ben strutturato.
LA RISPOSTA DI WEBSOLUTE ALLA RICHIESTA DI LIU JO LIVING
Siamo partiti con un’attività di analisi del mercato e dei competitor per comprendere meglio quali opportunità e quali problemi avremmo incontrato nello sviluppo del lavoro. La fase di ricerca è un momento fondamentale della creazione di una strategia di comunicazione perché ci permette di conoscere meglio il cliente e il contesto in cui opera.
Insieme al team dell’azienda abbiamo identificato i due obiettivi principali del progetto: aiutare il cliente finale a scoprire il brand e stimolare il retailer a proporlo a chi entrava in negozio.
Quindi abbiamo deciso di rivisitare il sito web dell’azienda, aggiungendo l’e-commerce e creando aree riservate sia per i clienti che per i rivenditori; lo stesso procedimento sarebbe stato applicato agli altri canali di comunicazione aziendale per uniformarli al nuovo posizionamento.
Nella fase progettuale abbiamo creato le strategie per i canali di comunicazione, progettato aree riservate e UX/UI del sito, definito le nuove attività di advertising e integrato Zendesk per migliorare il lavoro di Customer Care pre e post vendita.
Ragionando con un approccio a “ecosistema digitale”, abbiamo fatto in modo che tutti i punti di contatto con il cliente finale (social network, advertising, email marketing, ecc.) fossero integrati e coerenti tra di loro.
Con la fase di sviluppo è partita la creazione di tutti gli asset che sarebbero stati usati e sono iniziate le attività pianificate. In particolare, è stato creato uno spazio digitale dedicato ai retailer dove i clienti potevano essere profilati: grazie al LIU JO Living Club, i rivenditori hanno avuto accesso a una piattaforma offerta dal brand per le loro attività di marketing.
La successiva fase di gestione e monitoraggio ci ha permesso di attuare correzioni in itinere e mettere in campo le evoluzioni necessarie per mantenere efficiente la strategia. Inoltre abbiamo supportato il cliente per aiutarlo a garantire la continuità delle attività digitali.
I RISULTATI DI UNA STRATEGIA DIGITALE OMNICHANNEL
Il problema della crescita in un contesto competitivo e con retailer di grandi dimensioni già posizionati può essere superato attraverso un provider di servizi che conosce bene la comunicazione digitale.
Grazie al continuo scambio tra il team di Websolute e quello di LIU JO Living, siamo riusciti a sviluppare una strategia sostenibile ed efficiente fin dalla messa in campo. Il cliente è stato così in grado di variare il suo posizionamento per arrivare direttamente al cliente finale senza rinunciare al rapporto con i fornitori. Anzi, i retailer hanno ricevuto ulteriori stimoli a proporre più spesso i prodotti del brand.